Dieta vegana o vegetariana in gravidanza, è possibile? Ecco una guida utile per le donne in dolce attesa

Innanzitutto, chi siamo?

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Ma non ci limitiamo a coltivare, a consegnare a domicilio e a vendere direttamente nel punto vendita. La nostra missione è anche fare informazione alimentare e da questa motivazione nasce questo articolo. Buona lettura!

Introduzione

Nel corso della gravidanza risulta molto importante condurre un regime alimentare sano e corretto. È fondamentale, infatti, che l’alimentazione riesca a soddisfare il fabbisogno sia della mamma che nel nascituro. Sempre più donne optano per una dieta vegana o vegetariana durante i nove mesi di gestazione: quali sono i benefici e i rischi?

Vi lascio un libro molto utile in materia se avete intenzione di dirigervi verso questo regime alimentare:

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Dieta vegana o vegetariana in gravidanza: è possibile?

Iniziano con il prefisso “veg” vari tipi di diete che sono accomunate dall’esclusione di carne, pesce e prodotti derivati dalla loro lavorazione, nonché dall’assunzione di un’ampia varietà di cibi di derivazione vegetale. La più diffusa in Italia è la dieta latto-ovo-vegetariana (LOV).

Essa ammette cibi di produzione animale, quali uova, latte e latticini. Esistono poi alcune sue varianti. La dieta vegana invece non prevede alcun cibo di origine animale. La domanda è: sono esse adatte ad una donna in stato di gravidanza?

Iniziamo col dire che il fabbisogno nutrizionale di una donna incinta aumenta notevolmente durante i nove mesi, ed è importante assumere cibi ricchi di nutrienti, ma poveri di zuccheri e grassi.

Normalmente i motivi che spingono una persona a scegliere un’alimentazione vegana o vegetariana sono sostanzialmente due:

- migliorare il proprio stato di salute,

- il rispetto verso tutte le specie animali.

Parlando in linea generale e quindi non solo per le donne in dolce attesa la motivazione etica, naturalmente, non può essere contraddetta. Per quanto riguarda invece la salute, mangiare vegano o vegetariano non significa necessariamente mangiare bene. Bisogna prestare molta attenzione ad assimilare tutti i nutrienti nonostante l'esclusione di carne e/o derivati.

Parlando nello specifico della gravidanza inoltre è già di base molto importante seguire una dieta completa ed equilibrata, in quanto ciò che è dannoso sono gli eccessi.

Come potete notare quindi il punto fondamentale di ogni dieta che mira ad escludere degli alimenti (carne, pesce, latticini, ecc...), in particolar modo per quella delle donne in gravide, è prestare attenzione ad assimilare comunque tutti i nutrienti fondamentali.

La risposta quindi è sì, si può pensare ad un'alimentazione vegana, vegetariana o LOV anche in gravidanza, ma NON arrangiandosi con il fai da te o le ricerche in rete!
Fatevi seguire da un esperto che vi saprà guidare alla scelta migliore e più completa in base alle vostre richieste, siano esse etiche o salutistiche.

Alimentazione vegana

Merita un paragrafo di approfondimento la dieta vegana, la quale essendo la più limitante è anche la più complessa (non impossibile) da bilanciare soprattutto se c'è una gravidanza di mezzo.

Essa è un regime alimentare esclusivamente vegetale, che consiste nell’eliminazione di qualunque cibo sia di origine animale. La differenza con il regime alimentare vegetariano è che, oltre a non mangiare carne e pesce, vengono esclusi anche uova, latte, formaggi e miele.

È sano condurre questo tipo di alimentazione in dolce attesa? Come detto anche sopra nessun esperto negherà che la dieta vegana in gravidanza può comportare diversi rischi se non si seguono con attenzione alcuni schemi precisi. Seguire un’alimentazione vegana, quindi totalmente priva di prodotti di origine animale, può presentare notevoli rischi, soprattutto per quanto riguarda gli apporti nutrizionali.

I rischi, in particolare, riguardano:

- le proteine, in quanto considerando che le proteine fornite da pane, pasta, vegetali e qualche porzione di latte o yogurt vegetale raggiungono circa la metà del fabbisogno necessario, è necessario integrare con legumi e seitan;

- la vitamina B12, oligoelemento essenziale per la vita, proteina presente solo in prodotti di origine animale, la cui carenza durante la gravidanza causa gravissimi difetti neurologici sul nascituro;

- il ferro, la cui principale fonte sono i prodotti animali, certo presente anche in cereali e ortaggi ma con delle limitazioni;

- il calcio, fondamentale in dolce attesa, sia per la mamma che per il bambino, e presente nel latte e nei latticini, nelle acque minerali, nella frutta secca, nei legumi e nei vegetali;

- Omega3, i cosiddetti grassi buoni, che sono fondamentali per lo sviluppo cerebrale del feto e presenti principalmente nei pesci grassi, nella frutta secca e nei semi.

Strutturando una dieta mirata a compensare alle mancanze di questi elementi possiamo di nuovo affermare che ci si può alimentare in modo vegano anche in gravidanza.

Filippo Casali

Tecnico Agronomo

Laureando in Tecnologie Alimentari


 

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